venerdì 24 agosto 2012

OPINIONI DI UN TESTA DI CAZZO: VIVERE DI PIù NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE



Lo stato é una necessità. Nasce anticamente per garantire, tramite il monopolio della forza, la sicurezza delle comunità. 
Come è ovvio, all'aumentare della complessità delle società, anche il ruolo dello stato è andato incrementando. Pertanto, nella società contemporanea, con il suo livello di complessità, lo stato non può corrispondere allo stato minimo di Locke.
Come è arduo, però, determinare i confini dello Stato "interventista", é altrettanto difficile stabilire quelli dello Stato minimo. É un equilibrio dinamico che dipende anche dai tempi e dai luoghi.
I fatto é che occorre continuamente stabilire A) quali sono tali confini ottimali dello Stato (come per la tassazione ottimale, la spesa ottimale ecc...) e se tale crescita delle competenze statali sia alla lunga sostenibile.
Infatti, come ogni cosa nell'universo, tutto ciò che in un detto momento é efficiente e ottimale, non é detto che in futuro lo rimanga. Tutto dipende da come muta "l'ambiente" futuro.
O per fare un altro esempio: tutti vogliamo che la vita media si prolunghi indefinitamente, e ciò é giusto ed é un bene. Il fatto è che non teniamo in considerazione i problemi sociali, psicologici e anche biologici che tale aumento porta con se. basti pensare che l'aumento dell'incidenza nella popolazione di alcune forme tumorali è attribuibile al progressivo aumento della speranza di vita. Insomma, vivere di più può ucciderci. Che fare?


Gianluca Frattini

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