domenica 12 settembre 2010

Favoletta Moderna e Facebookkiana!

di Stefania Vignaroli

Nel server 23.87.90 viveva la foto di Silvia. Il mezzo busto sorridente, con lunghi capelli rossi e occhi riparati da un enorme cappello di paglia, è il ricordo di un allegro e spensierato pomeriggio estivo a Sperlonga. Un giorno il ritratto viaggiando lungo i byte dell'etere, vide dall'altra parte dell'autostrada a banda larga, l'immagine di un ragazzo con enormi occhiali da sole immortalato in una posa plastica. “Il solito piacione”- pensa fra sé,- “ il tipo che interessa alla me in carne e ossa.”
A volte le nostre estensioni ci conoscono meglio di quanto pensiamo.
Pochi giorni dopo, infatti, su Facebook, Silvia e Luca stringono amicizia e le due foto cominciano a convivere forzatamente sullo stesso server. I due umani cominciano a chattare, e anche l'alter ego di Luca vorrebbe stringere amicizia ma l'icona di Silvia è un po' restia.
“Ti va se dopo ci andiamo a prendere un aperitivo? conosco un dominio all'angolo mondanissimo” -dice il Luca etereo
“Ma se ancora non sono riuscita neanche a vedere il tuo viso!gli occhiali da sole ti coprono mezza faccia!”
“ Mica è colpa mia!Luca mi presenta così, che devo fare?mamma mia che acida hai il ciclo?”
“E secondo te Silvia metterebbe mai una foto in cui è gonfia, e con i brufoli su questo programma?si vede che non conosci le donne!”
“ Fa come ti pare, ho più di 100 contatti mi vado a prendere l'aperitivo con Giulia”
“Bravo , che pure a lei si vede solo la fronte, vi servite dallo stesso ottico?”
Luca non è più connesso e la foto al mare comincia a riflettere. Forse ha esagerato ma si sente stretta dentro quegli album costruiti ad hoc che mostrano non solo una parte di lei, ma la più piccola. Si interroga sul perché gli esseri umani non si rendano conto della loro ricchezza e li invidia perché loro hanno il calore. Il calore del corpo, il respiro, l'odore, spesso nascosti dietro enormi schermi piatti.
Quella notte il pc di Silvia rimane acceso, sta scaricando musica, e alla ragazza virtuale viene un'idea. Comincia a sfogliare tra i documenti della ragazza che respira, e trova una cartella con foto in pigiama, capelli non acconciati e viso struccato; è in cucina sta facendo colazione, il papà deve avergliela scattata una Domenica mattina.
Le guarda e per la prima volta si riconosce.
Senza esitazione le diffonde nel web.
Il giorno dopo Luca torna nel nodo con i soliti occhiali da sole e un bel drago tatuato sulla spalla.
“Ciao acida, carini gli orsetti della maglietta. Anche io nonostante un occhio leggermente strabico non sono male sai?”
“ Appena la “falsa me” se ne accorgerà penserà ad un virus e farà resettare il pc, finalmente sarò libera dalle sue insicurezze. Occhio strabico? meno male almeno c'è qualcuno di diverso in questo sito che ospita milioni di fotocopie! Comunque per me potresti averne anche tre, gli occhiali sono tatuati insieme al drago?”
“Yogurt scaduto aspetta qui ... ”- risponde Luca sarcastico
Dopo qualche minuto, il ragazzo accanto a lei, non è più abbronzato, il tatuaggio è coperto da una semplice t-shirt bianca e indossa occhiali da vista che gli scoprono il viso.
“Questo sono io! Luca ha paura, ha pura di sé, io no...”
Buio completo.
La connessione è interrotta, i due si ritrovano dopo infinite carambole, in un nodo disperso nella periferia del web. Le luci dei domini, degli url, lontani da loro.
“Ma dove siamo finiti?” -domanda la foto di Silvia ancora sconvolta dalle capriole
“ La città di Internet è quel puntino laggiù, ci hanno resettato e cestinato! Il mio io mi ha buttato via non ci posso credere!”- risponde Luca jpg
“Mi dispiace.... finalmente ti vedo!belli i tuoi occhi marroni....”
“E tu da quando hai tutte quelle lentiggini?”
“Da quando non mi trucco”- e insieme scoppiarono a ridere.
“è ancora valido l'aperitivo?”
“ Non conosco la zona, ma sono certo troveremo un locale “mondanissimo”- Luca apre le braccia, le indica la strada, la guarda questa volta senza barriere - dopo di lei “ autentica immagine di realtà”....

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