giovedì 23 agosto 2018

Se la modernità si scontra contro la nostra mente




- PREMESSA - 
Il cervello umano è tripartito: ha due aree più arcaiche, quella "rettiliana" e quella "limbica", legate più alle emozioni e agli istinti, e la "neocorteccia", più recente dal punto di vista evolutivo, e responsabile per l'elaborazione del pensiero cosciente, tra le altre cose (vedi #Maclean).
La mente dell'uomo, in ragione di questa struttura, tende a reagire in risposta agli stimoli esterni, e persino ad agire, diverso tempo prima di essere cosciente (vedi #Libet).
Anche per questa ragione, opporsi ai propri impeti emotivi e istintuali richiede parecchia energia, pertanto gli umani hanno sviluppato tecniche semplici e rapide per dare risposte veloci ai problemi posti dalla realtà, anche se attraverso procedimenti logici sbagliati, come le varie "euristiche" (vedi #Khaneman). Questi sistemi funzionano bene in situazioni semplici, meno in quelle complesse.
Questo sistema di risoluzione si è modellato evoluzionisticamente in milioni di anni, e ha sviluppato una cultura che si è sedimentata nei millenni.
- FINE PREMESSA -

Ora, la società moderna, per molteplici ragioni lunghe da spiegare, ha assestato un duro colpo all'insieme di valori, credenze e comportamenti che su tali basi si sono formati.
In particolare la modernità ha ucciso:
Il #pensiero pre e para scientifico;
Le #religioni millenarie e quelle laiche;
#pregiudizi su cui basiamo molte delle nostre scelte nel quotidiano, e che ci infondono sicurezza.

NEL DETTAGLIO
La scienza ha spazzato via non solo il pensiero magico, ma ha spostato la Verità dall'intuizione quotidiana, individuale ed aneddotica, al lontano universo della statistica e dei grandi numeri. Da qui la forza di movimenti quale quello dei #Novax o delle cure alternative.
La religione, inoltre, ha perso molto del suo valore e della sua forza. Soprattutto quella aggregante. Ed è questo, più che il vuoto spirituale, a pesare. Le comunità umane si sono sempre addensate attorno ad una religione - in senso ampio -, che fosse quella panteista, quella monoteista, o i vari #ismi: fascismo, comunismo... Società meno intrecciate ed affiatate quali quelle di oggi non hanno trovato appoggio e compensazione nell'individualismo nè nelle sovrastrutture internazionali. La gente si sente orfana della comunità, e ripiega su qualsiasi cosa riesca a dargli un senso di appartenenza ed una #Identità.
Infine, i movimenti per i diritti civili e politici in difesa delle minoranze hanno spogliato molti delle proprie certezze morali e della propria sicurezza identitaria. Oggi più che mai, molti sentono la propria libertà confiscata e limitata da questi movimenti, che vengono visti come veri e propri mezzi per attaccare l'identità collettiva. La nascita e rinascita di gruppi contro il "buonismo", il "politicamente corretto", il femminismo/anti-colonialismo, eccetera, sta lì a dimostrare questo crescente senso di disagio ed oppressione. Paradossalmente, maggiore libertà reale per pochi o lontani vene percepita come limitante per i molti o vicini.

Ecco, il problema di oggi, come vedete, non è tanto economico, di povertà e disuguaglianza, ma soprattutto di #Valori ed #Identità. Prima lo si capirà e prima troveremo un equilibrio ed una strada comune per il futuro. Ma ci tornerò in seguito.


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