venerdì 15 maggio 2015

PROMETEO INCATENATO



-"Gli OGM non sono una soluzione ai parassiti e le piante infestanti, che si stanno rapidamente adattando!"
Continuo a non capire come il fatto che i parassiti e le piante infestanti si adattino alle colture OGM, superando le loro strategie di difesa, possa essere un argomento CONTRO l'adozione degli ogm.
Un po' come sostenere che, essendoci forme virali resistenti ai vaccini, allora sia inutile vaccinasi.
Le varie strategie proposte per contrastare il fenomeno dell'adattamento (come le zone buffer per i campi di soia in USA) sono, appunto, COMPLEMENTARI, non alternative.
-"il problema e' che vengono messe a rischio le colture 'tradizionali'!"
Per la contaminazione esistono già normative UE che impongono ampie (molto ampie) zone cuscinetto tra colture OGM e non.
-"L'agricoltura non deve essere piu' produttiva, ma piu' attenta alla biodiversita' e alla sostenibilita'!"
Bene, ma un'agricoltura meno produttiva, vuol dire un'agricoltura piu' ESTENSIVA, cioe' un'agricoltura che consuma ancora piu' suolo, piu' terreni marginali, e persino, aree protette e forestali. Non si vuole difendere la biodiversita'?
-"E' tutto in mano alla Monsanto e un'altra manciata di multinazionali. Inolte il problema e' che gli OGM possono essere brevettati"
Innanzitutto, il modo in cui si vuole far fronte al primo problema (l'oligopolio), mi ricorda quello con cui carti vorrebbero risolvere il problema dell'immigrazione: chiudendosi nel fortino e lanciando l'olio bollente, finendo cosi' solo per aumentare il numero di individui che bussano alla nostra porta e ritardando l'adozione di politiche efficaci alla gestione di un fenomeno globale e inevitabile.
Se cerchiamo di cacciare a pedate fuori dall'Europa gli OGM, data anche la sempre maggiore irrilevanza politica del nostro continente, finiremo solo per rafforzare questo oligopolio, e perderemo tutti i vantaggi che una gestione assennata e razionale di questa tecnologia puo' fornirci.
Se poi si ritiene che il problema siano i brevetti, si legiferi su questi, magari persino vietando qualsiasi brevetto in ambito alimentare (estremizzo), ma non vietiamo quella che e' una semplice tecnologia.
-Infine , "si, le ricerche non hanno riscontrato problemi per la salute umana, ma chissa' quali possono essere gli effetti di lungo periodo. Hai presente la storia dell'amianto?"
Gli studi -ormai migliaia- sono trentennali, e praticamente tutti giungono alle stesse conclusioni. Poi, certo: fra 50 anni scopriremo che il mais Bt provoca una reazione allergica, chissà.
Certo, si potrebbe allora argomentare a ritroso e col senno del poi che "meglio vietare lo sviluppo di automobili, senza le quali non esisterebbero le morti per incidenti stradali".


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http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/04/25/mais-ogm-un-bigino-per-i-neoministri/

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