Partendo dal presupposto che, sì, esiste un "problema islam", e un problema nell'Islam, e negarlo sarebbe disonesto, diventa utile ed interessante capire se si tratta di un problema religioso, e quindi teologico, oppure politico, o entrambi. Io propendo per quest'ultima interpretazione.
Questo perche' il rapporto tra politica e religione è di solito biunivoco. Come sarebbe oggi l'Islam, che intepretazione maggioritaria gli verrebbe data, quanta accettazione della violenza ci sarebbe se, diciamo, l'Impero Ottomano non fosse crollato, o non esistesse la questione palestinese, o l'Afghanistan non fosse stato invaso, eccetera?
Se oggi noi " occidentali" siamo invisi ad una interpretazione letterale e violenta del Cristianesimo, non credo sia tanto grazie al Vangelo (che per 1500 anni ha permesso di tutto) o per lo sforzo di grandi intellettuali che hanno decostruito e smontato il pensiero religioso, ma a causa della sostituzione di religioni laiche a quelle spirituali -nazionalismo ottocentesco e socialismo novecentesco - prima, e per il capitalismo consumista poi, che hanno reso Dio e le religioni meno essenziali nella vita individuale e comunitaria.
E questa è politica. E si tratta di processi o mai avvenuti o mai completati in medioriente.
Per questo è più facile essere laici e atei a Stoccolma o Dresda, ma persino Napoli o Barcellona, che non a Ramallah, Peshawar o Islamabad. Occorre poco sforzo.
E questa è politica. E si tratta di processi o mai avvenuti o mai completati in medioriente.
Per questo è più facile essere laici e atei a Stoccolma o Dresda, ma persino Napoli o Barcellona, che non a Ramallah, Peshawar o Islamabad. Occorre poco sforzo.
Aggiungo che, buona parte dei credenti (e persino dei terroristi) ignora i testi sacri e la dottrina, o ha ricevuto solo una selezione di brani per cherry picking.
Ha rilevanza ciò?
Sì, perché è risolvendo questo dilemma che potremmo capire come incominciare ad intervenire.
E, dato che esportare il laicismo è più difficile ancora che esportare la Democrazia - ossia: dio non si uccide, si lascia suicidare- intervenire sulla teologia ha poca utilità, ed è forse più opportuno partire dalla politica.
Gianluca Frattini
Sì, perché è risolvendo questo dilemma che potremmo capire come incominciare ad intervenire.
E, dato che esportare il laicismo è più difficile ancora che esportare la Democrazia - ossia: dio non si uccide, si lascia suicidare- intervenire sulla teologia ha poca utilità, ed è forse più opportuno partire dalla politica.
Gianluca Frattini
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