Quando un musulmano si fa saltare in aria in una chiesa, supermercato o aereo, lo stato e buona parte dell'opinione pubblica ritengono che occorra adottare misure che blocchino i flussi migratori in entrata, che si limitino la libertà di culto e di espressione di particolari (ma spesso ampie) fasce della popolazione, che permettano allo stato di controllare e regolare la vita dei cittadini in maniera più efficace e capillare. Insomma di limitare le libertà individuali e civili.
Quando si presenta una crisi economica di significativa entità, lo stato e buona parte dell'opinione pubblica ritengono che occorra adottare misure che limitino la circolazione dei capitali, che si alzino barriere sulle merci, che si controllino prezzi/salari, che permettano allo stato di controllare la vita economica in maniera più efficace e capillare. Insomma di limitare le libertà economiche.
Nulla di nuovo: la gente teme come il fuoco ogni forma di libertà, in particolare il rischio che produce e la responsabilità che richiede.
Meglio rimanere a casa coi genitori. Più sicuro
Gianluca Frattini
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