mercoledì 29 luglio 2015

BINGO BONGO VOLERE iPHONE



Il negretto africano, si sa, passa sempre il tempo allo stesso modo: vestito (poco) di stracci dalla cintola in giu' (per coprir si sa che), tra un'invasione di cavallette e una guerra tra cugini, canta e balla per scordar la fame. Quando l'aeroplanino vola sopra il villaggio di fango e merda, lasciando volar giu' il pacco carico di biscotti, aspirine e cuoricini, il negretto fa gran festa, per settimane! E per un mese, o forse piu', i cugini smettono di lanciarsi le lance (pardon).

E' per questo che quando l'HOMO LEGHISTAS scopre che il negretto (il Grande Padre Fondatore usava il termine "Bingo Bongo") non e' proprio come se lo era  immaginato lui, anzi, come lo aveva creato lui,  -costruendo un bello stereotipo del negretto in mattoncini marroncini e neri Lego™  in scala 1:1- beh, s'incazza.
Il negretto non mi mangia la carne in scatola del gatto (prima scelta, golden!), mi rifiuta il latte scaduto, si lamenta perche' e' ospitato in un ostello con temperatura ambiete di 5 gradi del dott. Celsius, e.. scusate ma mi vien la rabbia solo a dirlo... e ha persino uno smart fon, quanto "CI STANNO L'ITALIANI CHE NON ANNO UN SMART FON PERCHE NON SE LO POSSONO PER METTERE!1!" (scusate, ma il t9 del mio Samsung™ fa i scherzi. Ruspa).
Insomma, negretto, sei quasi peggio del terronne , che mo devo blandire per acchiappare voti da fottere a Grillo! Ti volevo regalare sterco per la tua capanna e te vieni a rubarmi l'aria condizionata? E il mio stereotipo? Non ne hai rispetto?

E' per questo che l'HOMO TERZOMONDISTAS, o anche NOGLOBALISTAS, che abita l'auletta 3C di Scienze Politiche, occupata dal 1874 (o, alle volte, Citta' del Vaticano), quando vede il negretto, non dico s'incazza, ma un po' ci rimane male.
Insomma, il negretto e un "buon selvaggio", amante della natura, dei suoi fratelli negretti, degli altri popoli, (forse anche dei Modena City Ramblers e Marta sui Tubi), nemico della crescita, della tecnologia che corrompe, dei lussi creati dalle multinazionali, dell'ozio borghese. Il buon selvaggio non conosce cattiveria, che gli e' stata semmai inoculata con la forza, dal Colonizzatore britannico, quello col cappellino d'avventuriero e schioppo alla mano, dal Missionario Cattolico, e dalla ChevroMonsantOraclEricsoNestle', nel tentativo di rubare le sue risorse. Prima di quel malaugurato incontro, non conosceva certo fame, morte, miseria, guerra, genocidio.
E questo vale anche per i Sudamericani, gli arabi, gli Indiani, gli ebre... no quelli non tanto, e per gli asiatic... no, anche quelli, non so perche', un po' sul cazzo mi stanno. Vabbe' ci siam capiti.
Quindi, amico negretto, metti in tasca il tuo smat phone da borghese consumista, e protendi la mano, perche' tu sei buono, e indifeso, e avrai bisogno del mio aiuto. Avrai SEMPRE bisogno del mio aiuto. Amen


Gianluca Frattini

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